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POESIE EROTICHE SCELTE DA DOMENICO IANNETTI |
Una aveva quindici anni, l'altra sedici; dormivano tutte e due nella stessa stanza; era una sera molto greve di settembre; gracili occhi azzurri, rossori di fragola.
Entrambe han lasciato , per stare a loro agio, la camicia leggera dal fresco profumo d'ambra. La più giovane tende le braccia, e si stira, e la sorella, le mani sui seni, la bacia. Paul Verlaine
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Alexandre Cabanel La nascita di Venere |
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Matrone di Roma, disonorate vi riteneste ché alle capricciose voglie degli sposi cedeste? Ah, no! Con tenera condiscendenza voi regnaste: né mai del pudore offeso ci lamentammo. Lord Byron |
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Alexandre Cabanel
Ninfa rapita da fauno |
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Bocca amata, soave e pur dolente, qual già finsero l'Arte e il Sogno mio; ambigua forma tolta a un semidio, al bello Ermafrodito adolescente;
o bocca sinuosa umida ardente che a me, dove più forte urge il desìo, a me sommerso in un profondo oblio suggi la vita infaticabilmente;
o gran chioma diffusa in su' ginocchi miei nel dolce atto; o fredda man che spandi il brivido e mi senti abbrividire;
o voi tra i lunghi cigli languidi occhi, che v'aprite al mio grido ultimo e grandi lampeggiate guardandomi morire... Gabriele D'Annunzio
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Antoine Watteau Il giudizio di Paride |
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... astro del ventre, occhio bianco scolpito nel marmo, che l'amore ha messo al centro del santuario in cui entra solo come un voluttuoso sigillo! Thèophile Gautier |
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Balthus Il gatto allo specchio |
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Dubbio Destossi l'abadessa con gran furia sognando di mangiar latte e giungate, trovossi in bocca il cazzo dell'abbate. Fu peccato di gola o di lussuria?
Risoluzione Non fu gola o lussuria, è risoluto, perché questo caso accidentario, ben se l'avesse avuto in tafanario o in potta dubitar s'avria potuto Pietro Aretino
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Edgar Degas La tinozza |
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O chioma ondeggiante sino alla scollatura! O riccioli! O profumo carico d'indolenza! Estasi! Per popolare questa sera la buia alcova dei ricordi dormenti in quella capigliatura, la voglio agitare nell'aria come un fazzoletto! La languida Asia e la bruciante Africa, tutto un mondo lontano, assente, quasi defunto, vive nelle tue profondità, aromatica foresta! Come altri spiriti ondeggiano nella musica, il mio, o mio amore, naviga nel tuo profumo. Charles Baudelaire |
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Edward Hopper
Finestra nella notte
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E lui s'è sbottonato li carzoni, e m'ha fatto vedé come un budello attaccato a du' ova di piccione. Dice: "fa du' carezze a 'sto pupazzo". Io je le fece e quello arzò la testa. Perantro è un gran ber porco 'sto sor cazzo, perché poi, strufinannome la veste, ce sputò sopra, e me ce fece un guazzo. Gioacchino Belli |
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Francisco Goya La maja desnuda
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Mani complici di tutti gli atti e di tutti gli slanci dell'anima! Mani che sono come chiavi per aprire tutti i cuori e tutte le serrature o così sottili mani, esperte di lussurie che dosano il peccato, e centellinano il languore... Georges Rodenbach |
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François Boucher Diana al bagno
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Su la riva d'un fiume spasizava per goder l'aria fresca sull'albeta. Quando vedo in lontan una donetta che in quel fiume la mona si lavava.
In faza son andà dove la stava e me son sconto in mezzo dell'erbeta, che a vardar quella coca benedetta quel liogo per assaè mi no ghe dava. Giorgio Baffo
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François Boucher Ercole e Onfale
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Non son punto schizzinoso, voglio fottere, e basta: una trapunta, una sedia, una roccia mi fanno da letto. Ma sull'erba oggi è nuova la mia posa e poco mi fa rimpiangere il lusso del salotto: ho i fiori per profumi, il tuo bel culo per specchio. Che incantevole scenario! Come è bella la natura!... Anonimo |
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François Gerard Ila e la ninfa
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La scarpetta di cenerentola calza a pennello Anche la mia fica ma solo a qualcuno Non però a uno solo a te starebbe senz'altro bene Le fiche si cuciono su misura e al sarto gli si dice Mi ci metta una fodera di seta e non metta bottoni tanto la porterò slacciata Si cuciono quindi così come la biancheria da uomo. Jana Cerna |
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Giovanni Bellini Ritratto di giovane donna allo specchio
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Dio c'è se fica c'è. Solo lui poteva inventare una cosa così che piace a tutti tutti in ogni luogo, ci pensiamo anche se non ci pensi, appena tu la tocchi cambi faccia. Che momento! lungo o corto non si sa. Fa anche dei miracoli, per chiamarla un muto gli è tornata la voce. Ah se potessi spiegarmi ma è difficile come parlare del nascere e del morire. Cesare Zavattini |
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Giovanni Stradano Allegoria dell'amor sacro e dell'amor profano
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Margot, son qui col cazzo in mano! Amiamo, il tempo ci invita. Che ne sappiamo se domani saremo ancora in vita? La morte ci attende al varco e una volta che le sue leggi ci hanno rinchiusi dentro una fossa profonda, addio giochi d'amore: la Sacra Scrittura non dice che all'altro mondo si monti. François Maynard |
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Gustave Courbet Dama con pappagallo
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Cloris con la bella mano staccò la bocca dal seno cui l'amante l'aveva incollata, e liberandosi a poco a poco vergognosa di vedersi bagnata, asciugò l'acqua che nasce dal fuoco. Pierre Corneille |
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Gustave Courbet L'origine del mondo
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Il dottore di scolo e di sifi va al tiro al piccione da solo. Ha la moglie più ricca dell'ifi che è famosa di bocca sul molo... Antonio Delfini |
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Henri de Toulouse Lautrec Nudo davanti allo specchio
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Nessuno capiva il profumo dell'oscura magnolia del tuo ventre. Nessuno sapeva che martirizzavi un colibrì d'amore tra i tuoi denti.
Mille cavallini persiani dormivano sulla piazza con la luna della tua fronte, mentre per quattro notti io stringevo la tua vita, nemica della neve.
Fra gesso e gelsomini, il tuo sguardo era un pallido ramo di sementi. Cercai, per darti, nel mio cuore le lettere d'avorio che dicono sempre
sempre, sempre: giardino della mia agonia, il tuo corpo fuggitivo per sempre, il sangue delle tue vene nella mia bocca, la tua bocca senza luce per la mia morte. Federico Garcìa Lorca
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Jean Auguste Ingres La grande odalisca
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Le dita dei piedi le dita delle mani falli Tra le cinque dita quattro vulve - venti più sedici - prima ancora che faccia il conto il tuo sperma zampilla sulle labbra della statua. Ghiannis Ritsos |
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Jean Honorè Fragonard La gimblette
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Nel culo di un ragazzo mi hai scoperto, moglie, e mi fai severe reprimende, sostenendo che un culo a te non manca. E Giunone lo disse spesso a Giove, ma quello in letto sta con Ganimede non più ragazzo. Invece nel suo arco, Hyla incurva il Tirinzio, eppure natiche Mégara, la sua sposa, possedeva. Dafne fuggente tormentava Apollo: un ragazzo di Sparta il fuoco estinse. Non negava Briseide la sua schiena, ma preferiva Achille aver più appresso l'amico imberbe. Dunque non dar nome maschile, moglie, a quanto laggiù celi: non c'è culo, là sotto, ma due fiche. Marco Valerio Marziale |
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Paul Gauguin Spirit of the dead watching
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I vizi degli uomini sono il mio regno le loro piaghe i miei dolci confetti amo masticare i loro vili pensieri poiché la loro laidezza mi fa bella. Joyce Mansour |
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Pieter Paul Rubens Ritratto di Helene Fourment
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Prese a girarmi lo spretato eroe come il formaggio dentro il burro... Una volta - cominciava a imbrunire - Chiavikov giunse di nascosto fino al monastero femminile, e con le sue corde sonore prese a cantar dei nerbi la vittoria sopra le giovani patonze. Il clitoride dolce delle vecchie languendo cominciò a vibrare... E d'un tratto - le porte sotto chiave, rimase prigioniero il prete. Aleksandr Puskin |
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Pieter Paul Rubens Venere allo specchio
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Finché sei in grado di dire guarda: questo è il mio cazzo significa che il peggio può ancora aspettare. René Edouard Rumbullion |
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Rembrandt Danae
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Scopare è la base del mondo, scopare è la fonte feconda che rende eterno l'universo. E questo grande complesso che ammiriamo, questo bell'universo, a dire il vero, non è che un vasto e nobile bordello. Alexis Piron |
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Rembrandt Hendrickje al bagno in un ruscello
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Cosce-vulcani sotto il ghiaccio delle vesti, Messi di seni già mature per il raccolto. Dai marciapiedi con ammiccamenti malandrini Frecce puntate insorsero gelose.
Stormo che a colpo di tacco si levi a volo nel cielo Preghiere di altezze presero al laccio Iddio: Con sorrisi da topi lo spennarono E beffarde lo trassero per la fessura d'una soglia. Vladimir Majakovskij
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Scuola di Fontainebleau Due donne al bagno
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DONNA E tu cosa farai dopo? UOMO Ti legherò anche i piedi, perché tu non possa più alzarti e muoverti. Perché tu stia come una bestia legata, con la fronte bassa, con la bocca piena di saliva, con gli occhi luccicanti di gratitudine, d'accordo, per bestiale dolcezza, col suo padrone che vuole ammazzarla. DONNA E cosa farai quando sarò legata? Pier Paolo Pasolini |
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Tintoretto Susanna e i vecchioni
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